Tangeri

Confortati dal buon esito del viaggio in Sicilia, abbiamo cominciato a pensare quale poteva essere una meta non troppo lontana dove avrei potuto usare la mia Alinker bike.

Ci piaceva l’idea di un posto caldo e ricco di spunti per le nostre fotografie.

Negli anni passati avevamo pensato di tornare in Marocco per vedere Tangeri e la città azzurra: Chefchaouen.

Volevamo però fare una cosa semplice e sostenibile per noi

Daniela ha acquistato i voli e l’hotel e abbiamo fatto un piano di massima e flessibile.

Ci siamo convinti che Tangeri avrebbe potuto essere il posto ideale come campo base e da lì partire per fare alcune escursioni nei dintorni.

In teoria il volo sarebbe dovuto partire alle 7,30 am ed arrivare a Tangeri alle 12,30 pm.

Invece il volo Linate-Madrid è stato cancellato e grazie all’aiuto prezioso del personale addetto all’assistenza per le persone con problemi di deambulazione, e da una addetta al check-in per proporci un piano di volo alternativo: Milano – Bruxelles – Tangeri dove siamo arrivati a mezzanotte passata. 

Il volo da Bruxelles a Tangeri è stato un incubo. Era pieno e le poltroncine erano decisamente piccole.

I passeggeri erano per lo più famiglie con figli urlanti. 

Tanto per completare la giornata poco fortunata il volo è partito con due ore di ritardo.

Abbiamo scelto un albergo che fosse fronte mare e non lontano dal centro e di fronte al porto per le imbarcazioni da diporto.

Ci hanno dato una camera al quinto piano con una vista su tutta la marina.

Abbiamo contattato un tour operator del posto per fare tre tour con autista e guide locali.

Sono stati gentilissimi e molto professionali. 

Il primo giorno visita di Tangeri nuova e vecchia con autista e guida locale che parlava un italiano perfetto. Quello che ci ha colpito è la pulizia anche nei vicoli più stretti della medina.

Il secondo giorno: Chefchaouen sempre con lo stesso autista e una guida locale.

Avevo visto tante fotografie di questa città, ma, vedere dal vivo, toccare le pareti delle case dipinte di una tonalità di blu cobalto, con i vicoli stretti che si incrociano come in un labirinto, è stata una grande emozione.

Il terzo giorno siamo andati ad Asilah, un piccolo paese di pescatori con le case dipinte di bianco affacciato sull’Atlantico. 

Gli altri giorni, siamo andati in giro per la città ed abbiamo fatto una visita al Faro di cap Malabata con un taxi che ci ha aspettato quando volevamo fare una foto o guardare il panorama. 

È stata una bellissima esperienza e credo che ci torneremo ancora. Siamo rimasti colpiti dalla pulizia, dalla cura con cui mantengono i prati che degradano dalle mura della città alta fino alla marina, dalla gentilezza delle persone.

Tangeri è stata una città romana, fenicia, normanna, francese ed inglese ed ha preso il meglio delle loro culture. 

La sua vicinanza alla Spagna, il traghetto impiega 35 minuti da Tangeri a Tarifa, la rende Europea. Per la lingua non ci sono problemi, molti parlano Italiano, spagnolo o inglese e quasi tutti parlano francese,

Il costo della vita è molto basso, c’è una buona scelta di ristoranti e si mangia anche con 15 € in due. La varietà e la qualità dei cibi è molto buona.

Inoltre, Tangeri è collegato a Casablanca con il TGV che impiega circa due ore.

Da Casablanca a Marrakech c’è un altro TGV che impiega circa due ore.

Per le foto del viaggio: https://drive.google.com/drive/folders/1RNll2vuP6a05TYcRA4Uo7s7OXG6_LZPe?usp=sharingbe