Zanzibar 2019

Colori, profumi e voglia di vivere 

Eravamo già stati a Zanzibar con viaggi organizzati. Questa volta abbiamo deciso di vivere il viaggio senza il guscio protettivo delle strutture organizzate. Eravamo curiosi di vedere come funziona una città mescolati con la folla degli Zanzibarini.
Abbiamo prenotato un volo con Oman Air (aerei nuovi, organizzazione perfetta) da consigliare.
Con un sito di viaggi abbiamo prenotato albergo e prima colazione in centro a Stone Town con  accesso alla spiaggia. Con nostro piacere abbiamo visto che l’albergo era la casa natale di Freddie Mercury.
Il Tambo Hotel, è una buona struttura ben organizzata, poco cara e ben tenuta. Unico difetto: non c’è l’ascensore! Tre piani di scale sono stati una bella ginnastica.  
Con l’aiuto di un ragazzo, studente universitario e guida per arrotondare,   conosciuto in un ristorante, abbiamo scelto le escursioni che ci piacevano personalizzandole a nostro gusto. I costi sono decisamente equi considerando che avevamo un taxi con conducente e la guida solo per noi.

Abbiamo fatto le tappe standard come la fattoria delle spezie e Changuu island con le sue famose tartarughe e altre destinazioni che ci ha consigliato la nostra guida come la visita le colture di alghe sul lato est dell’isola.
Bellissima la location e davvero interessante la cooperativa delle donne che curano la coltivazione delle alghe e la produzione di saponi e prodotti di bellezza.

Non abbiamo fatto, purtroppo, immersioni ma ci siamo consolati con un po’ di snorkeling con fondali piacevoli e con una ottima visibilità

La sera è stato davvero divertente mescolarci alla folla degli abitanti di Stone Town che si godono il passeggio, il cibo di strada, ed il mare dove i più giovani si esibivano con tuffi e pazzie varie. Una Venice Beach in miniatura.

Nessun problema con i ristoranti di ogni tipo a prezzi moto convenienti. Nonostante il paese sia strettamente mussulmano, la maggior parte dei locali ha la licenza per gli alcolici.